Viene approvato il programma di sostenibilità con il quale Saldotecnica si impegna in un progetto internazionale di ripopolazione agroforestale per ridurre le emissioni di CO2 e garantire la sicurezza alimentare delle popolazioni locali.

Viene fondata l’Accademia Corsi istituita all’interno della palazzina direzionale: una vera e propria sala training composta da diversi robot e saldatrici per permettere ai nostri tecnici di preparare professionalmente il personale che dovrà lavorare sulle isole robotizzate.

Viene approvato un nuovo ampliamento della sede con la realizzazione della nuova palazzina direzionale. Saldotecnica continua la sua crescita.

Si procede all’ampliamento della sede di Ferrara con la costruzione di un ulteriore capannone che affiancherà quello esistente per permettere di soddisfare le sempre più numerose richieste della clientela.

La Saldotecnica continua il suo percorso di crescita e si trasferisce nel nuovo stabilimento di Ferrara. Da semplice realtà commerciale, si è trasformata negli anni in azienda metalmeccanica che, grazie all’importante know how tecnico, è in grado di progettare e realizzare veri e propri sistemi ed isole robotizzate “chiavi in mano” su specifiche richieste del cliente.

Claudia, figlia di Antonio, entra in Saldotecnica. Anche la terza generazione della famiglia entra così attivamente in azienda.

Entra in azienda Arturo, il nipote di Antonio, che oggi ricopre la figura di Responsabile Tecnico Commerciale.

Giovanni viene a mancare. Le redini della Saldotecnica vengono prese dal figlio Antonio. L’azienda avvia la commercializzazione di impianti robotizzati, oltre alle saldatrici e relative parti di ricambio.

Viene stipulato un accordo con alcune aziende giapponesi all’avanguardia nella costruzione di petroliere e grandi navi, che hanno messo a punto nuovi procedimenti di saldatura in automatico, da applicarsi a bordo navi. L’accordo è di importazione esclusiva per tutti i grandi cantieri navali italiani.

Avviene l’incontro con la Carl Cloos GMBH di Haiger presso la fiera di Essen. La Cloos presenta infatti una grande novità: è la prima azienda in Europa a produrre saldatrici a filo continuo MIG-MAG. Date le origini austriache di Giovanni, la lingua tedesca è per lui lingua madre e questo gli permette di entrare in sintonia con i tre soci della Carl Cloos: Walter, Ervin ed Helmut, con i quali stipula un contratto di importazione esclusiva per l’Italia (contratto tutt’ora in essere), oltre a sviluppare negli anni avvenire una solida amicizia, estesa ora ai rispettivi eredi.

Nasce la Saldotecnica, ditta individuale, su iniziativa di Giovanni Buzan, forte dell’esperienza maturata negli anni ’30 e ’40 nell’attività di dimostratore di saldatori sulle navi, per conto di una nota casa produttrice di elettrodi rivestiti. L’attività principale è la commercializzazione di saldatrici a filo continuo, ad arco sommerso e relative parti di ricambio.